E’ uno spettacolo realizzato con le tecniche del Cantastorie. Figura della cultura popolare che si spostava per raccontare nelle piazze per raccontare, con il canto, una storia o una leggenda che spesso veniva attualizzata. Lo spettacolo è un “viaggio” attraverso la musica e i racconti che accompagnavano l’uomo in un contesto rurale che ormai sta scomparendo; In quel tempo la “musica” cullava i bimbi con le melodie delle ninne nanne, rendeva magiche le serate ritmando fiabe e usciva in strada con gli stessi per rallegrare i loro giochi attraverso filastrocche… ”gallinella zoppa quante penne tieni n’coppa, e ne tieni ventiquattro… uno, due, tre e quattro”… la musica era il mezzo per esprimere le pene del cuore e le fatiche dei campi, la rabbia e le oppressioni dei popoli. Il cantastorie, allora cantava e cuntava girando di piazza in piazza, come fa ancora oggi…per non perdere la memoria!
Di e con Biagio Accardi.